domenica 10 febbraio 2013

UNA STORIA CHE NESSUNO CONOSCE

Per comprendere la tragedia degli Italiani della Giornata del Ricordo, commemorazione delle vittime delle foibe
Venezia Giulia e della Dalmazia che hanno vissuto i massacri delle foibe perpetrati durante e dopo la seconda guerra mondiale,
    
è indispensabile pensare alle cose che ognuno di noi reputa importanti: la famiglia, gli amici, la casa, i beni, i ricordi, le  proprie radici legate a suoni, sapori, odori della terra in cui si è cresciuti e al legame inscindibile con i propri morti. I 350.000 italiani costretti a fuggire dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia hanno dovuto lasciare tutto questo. Hanno perso familiari, amici e conoscenti, le loro case e proprietà sono state confiscate e mai indennizzate.Sono dovuti partire con una valigia, la loro vita in una sola valigia, e mai più  hanno potuto tornare alle loro case.  Anche quando, in anni recenti, hanno potuto rivedere la loro terra, hanno potuto farlo solo da turisti, da stranieri in casa loro.

Accusati di essere criminali italiani, nemici del popolo, migliaia di loro sono stati massacrati senza pietà, vittime di una furia omicida alimentata da un nazionalismo esasperato. Costretti a optare tra rimanere italiani e andarsene, oppure divenire jugoslavi pur di rimanere sulla propria terra, la maggior parte di loro ha scelto la via dell’esilio rimanere italiano, scelta che venne accolta in Italia con l’ostilità e il fastidio che si prova per gli indesiderati.
La propaganda comunista, l’indifferenza e la disinformazione li fecero apparire all’opinione pubblica come criminali, reazionari e fascisti. Sostenere che in una terra di frontiera, disomogenea e pervasa, per secoli, da passioni contrastanti tra etnie diverse, gli istriani fossero tutti vocati al fascismo è evidentemente illogico rappresenta semplicemente una delle tante menzogne raccontate su un popolo  che, nonostante le profonde ingiustizie e atrocità subite, non ha mai, in alcun momento, fatto ricorso all’uso della violenza e al terrorismo. Un esempio dal quale, anche quei popoli che rivendicano oggi il diritto di avere una propria terra, dovrebbero trarre insegnamento. 

La memoria dei martiri delle foibe è stata sepolta ed infangata per decenni. Dopo una spietata "pulizia etnica", gli esuli hanno dovuto subire infatti anche una pulizia storiografica e la loro tragedia è stata dimenticata. Con il loro sacrificio ed i loro beni, gli esuli hanno pagato una consistente parte del "debito di guerra"  per la sconfitta dell’Italia.  La loro tragedia, sepolta per oltre cinquant’anni, con colpevoli lacune e disarmanti silenzi, è stata frutto di una epurazione tanto vergognosa quanto "necessaria" per non dover riconoscere ed ammettere anche gli  innumerevoli errori compiuti in nome della Resistenza. 
 Ricordare gli italiani uccisi nelle foibe dai comunisti di Tito è un atto di giustizia dovuto, perché la mancanza di verità storica costituisce un oltraggio alla memoria delle  vittime ed insieme alla nostra coscienza.
Le motivazioni che hanno portato all’ "Olocausto" e alla "pulizia etnica"sono profondamente diverse così come lo sono le loro dimensioni. I nazisti eliminarono gli ebrei e gli zingari, gli omosessuali e i portatori di handicap per ragioni "razziali", una sorta di "pulizia biologica"; i titini eliminavano gli italiani per balcanizzare il territorio e "bonificare" l’Istria, Fiume e la Dalmazia dalla presenza millenaria del ceppo latino-veneto.
La "pulizia etnica" posta in atto contro gli italiani è sempre stata considerata una tragedia minore, un fenomeno reattivo, una conseguenza dei torti subiti durante il fascismo, che costituirono sicuramente un ottimo pretesto, servito su un piatto d’argento, al nazionalismo di Tito, ma non certo la causa primaria. Quei tragici avvenimenti furono infatti il frutto di un disegno politico scientemente preparato e cinicamente eseguito.

La tragedia istriana, giuliano dalmata è stata per decenni omessa da tutti i testi scolastici ed è solo da dopo il dibattito sulla faziosità dei libri di testo, che in alcune edizioni viene riportata qualche informazione a riguardo, anche se spesso, purtroppo, ancora in forma superficiale e didascalica. Ma in merito al genocidio titino, non c’è mai stata alcuna presa di posizione ufficiale di condanna da parte dei governi balcanici:  la Jugoslavia prima, la Croazia e la Slovenia poi, oltre a non aver mai espresso le loro "scuse ufficiali" ai familiari delle vittime, non hanno  collaborato ad aprire, agli storici di tutto il mondo, i loro archivi di stato.Anche sul piano giudiziario, mentre molti gerarchi nazisti sono stati processati a Norimberga nessun criminale titino ha invece scontato un solo giorno di carcere, a cominciare proprio dal loro leader, inspiegabilmente a lungo stimato e riverito da molti capi di stato. Ai criminali di guerra slavi l’Italia ha addirittura concesso e sta ancora versando la pensione INPS, che non ha mai invece riconosciuto ad alcuno degli internati nei lager titini.

10 FEBBRAIO GIORNATA DEL RICORDO

17 commenti:

  1. Al di là delle cause politiche che possono indirizzare certe brutalità,
    credo sia importante anche chiedersi come le ideologie possano
    attecchire nel cervello di CIASCUNO degli “uomini” che poi le attuano concretamente.
    Ho letto di torture atroci che precedevano l’infoibamento, così come in altri tempi e luoghi purtroppo sempre nella storia è accaduto. presi singolarmente sarebbero tutti dei poveri diavoli, magari. Perchè poi insieme gli uomini divengono orrendi più d’ogni altra bestia feroce?
    Può accadere ancora, oggi o domani, purtroppo.

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  2. vedi mony.. quello che hanno vissuto i tuoi genitori come i miei, altro non è che una conseguenza dell’intolleranza di chi ha portato il cervello all’ammasso. da quelle parti, certe persecuzioni vanno di moda ancora oggi, come vedi. non credo impareranno mai ad essere davvero civili.

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  3. hai ragione è una storia poco conosciuta sfociata in eccidi di massa e corpi buttati in crepacci delle gole carsiche senza sepoltura come bestie al macello.I nostri governanti di allora sapevano e tacevano

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  4. Sono tante le pagine di storia che andrebbero riscritte e tante quelle che vanno nel dimenticatoio per convenienza politica, le foibe sono una di queste pagine, l’ipocrisia delle ipocrisie( la politica ha permesso che questa pagina venisse celata ,mal interpretata e ancor peggio infangata nei 50 anni che seguono la fine della seconda guerra mondiale, ora qualcosa si sta facendo per riportare la verità a galla,ma sarà sempre poco qualsiasi cosa si farà, rinnegare tale scempio non ha giustificazione storica politica, come non ha giustificazione l’olocausto o qualsiasi altro sterminio di massa, forse tra 50 anni uscirà la verità anche sui campi di sterminio russi e cinesi nell’era comunista,ma a volte anche davanti all’evidenza gli storici e politici sanno esere ipocriti e ciechi.la storia è fatta di queste cose ed è stata scritta sul sangue di innocenti dimenticati e infangati dall’infamia,per quante pagine di storia si possano scrivere nessuno cambierà il fatto che la storia viene scritte da chi vince le guerre e per tale ..il vincitore non scriverà mai tutta la verità ma solo tutta la falsità dell’ipocrisia umana.grazie come al solito svisceri problemi che la massa ignora e li metti in evidenzia con la solita eleganza che ti appartiene ..grazie di esserci

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  5. io avevo letto qualcosa anni fà poi il buio totale

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  6. ragioni di buon viocinato e lo scotto da pagare per le operazioni non proprio umanitare fatte dai fascisti e ancora qualcuno per non dire parecchi inneggiano a questi farabutti

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  7. Mai dimenticare!

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  8. hai visto il tg1 stasera .Hanno dedicato esattamente un minuto al ricordo degli eccidi compiuti da tito e compagni.
    non c'è nessuna volonta politica di ricordare sia a destra sia a sinitra ognuno per opposte ragioni

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    1. già ricordare in questo caso significherebbe ricordare le responsabilità di ognuno destra o sinistra, meglio insabbiare tutto....però le persone che l'hanno vissuta e le loro famiglie mica dimenticano.

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    2. dalle mie parti si dice che l'asino che non vuole andare all'abbeveratoio è inutile picchiarlo non ci andrà .In questo caso anche protestando si andrebbe a combattere contro i mulini al vento

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    3. SUi libri di storia se ci sono due righe è già tanto ma perchè questa discriminazione nei confronti di italiani? Una cosa vergognosa fai bene a ricordarla a tutti!

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  9. Ciao Mony, è del tutto sconcertante rimango attonito dopo aver letto le torture atroci a cui si procedeva l'infoibare i nostri connazionali italiani. mi fa molto male nonostante sia passato molto tempo. Ma che colpa hanno l'italiani forse la ragione x cui essere istriani?? cacciati come lebbrosi!!! la cosa che fa ancora male che mi turba dopo questo scempio senza una ragione,l'uomo è una bestia senza scrupoli disposto ad ammazzare quando vede una persona diversa!! la paura dell'essere diverso!! forse alcune volte penso che la ragione che scaturisce nell'animo l'odio razziale è l'ignoranza di vedere l'essere diversi forse è una colpa essere italiani!!Grazie x avermi insegnato ancora una volta una lezione di storia

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  10. ho notato che normalmente ad ogni tuo post ci sono diversi commenti se tu noti a questo non ha risposto nessuno tranne me

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    1. Si ma lo sapevo....è un argomento che non interessa e non piace....o meglio forse interessa visto che viene cliccato, ma poi non viene commentato, non saprei perchè...ci sono tragedie che sono vissute con indifferenza.

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  11. https://flaneurotic.wordpress.com/2013/02/10/larca-di-sergio/

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  12. Rubata cn affetto a Mony ragazza dal cuore poetico,buon fine settimana occhioni dolci.......La storia delle foibe la conoscono in "tanti".....è che certi fatti realmente accaduti,certi massacri,vengono occultati ai media per la salvaguardia ed il piacere di certi "signorotti"!

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  13. Vero la storia è stata insabbiata per decenni

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Benvenuto o benvenuta. Ti ringrazio di avermi letto e se vorrai lasciare il tuo commento mi farà piacere....positivo o negativo che sia.