giovedì 28 febbraio 2013

La vita è uno strano regalo.....


“La Vita è uno strano Regalo. 
All’inizio lo si sopravvaluta, 
questo regalo: 
si crede di avere ricevuto la vita eterna. 
Dopo lo si sottovaluta: 
lo si trova scadente, troppo corto, 
si sarebbe quasi pronti a gettarlo. 
Infine ci si rende conto che non era un regalo ma solo un Prestito.
Allora, si cerca di Meritarlo.”

 

Eric Emmanuel Schmitt, 

“Oscar e la dama in rosa”

martedì 26 febbraio 2013

PER UN AMICO SPECIALE

I finti amici passano, basta poco per smascherarli. E per quanto all'inizio faccia male rendersi conto della falsità delle persone, poi ci si rende conto che perderli è solo una liberazione. I falsi amici passano ma tu resti. Tu sei il mio amico speciale. Sì tu … proprio tu che ora stai sorridendo e vorresti dirmi: “Ti voglio bene … ma non proprio come una sorella!” Lo sai, non credo nell’amicizia “disinteressata” tra uomo e donna ma penso anche che, tra persone adulte, l’amicizia diventi una scelta di coerenza e rispetto reciproco e, come tutte le scelte, richiede intelligenza e sentimento e tu ne hai in abbondanza! Sei entrato nella mia quotidianità poco a poco, quasi in punta di piedi, una lenta conoscenza, quasi a scoprirci e raccontare le nostre vite con pudore. Sei una presenza costante e discreta, che mi accompagna da anni ormai, quanti sono? Ho perso il conto.... Sempre ad ascoltare con certosina pazienza i miei psicodrammi amorosi, sopportando con stoica  abnegazione le mie malinconie e le mie lune. A volte sei pure un pò  mamma-chioccia: “Mangia di più che sei troppo magra” “Giri sempre mezza nuda poi prendi freddo”.  Tu che a forza di ripetermi “Quanto sei bella” riesci a farmi sentire davvero bella,  anche quando non vedo niente di bello in me. Sì proprio tu, che mi racconti della tua vita complicata, e lo fai con una semplicità tale che mi vergogno dei miei insulsi problemi di cuore, io che in fondo posso fare ciò che voglio senza tante complicazioni e invece troppo spesso mi chiudo in casa a piangere su me stessa. Tu non lo sai, ma quando vorrei cedere alla malinconia e lasciarmi annegare nella disperazione,  penso a te, e alla  forza che trasmetti semplicemente con le tue parole, e mi dico che devo andare avanti, se non per me, devo farlo per te. Un po’ come quando vado a correre e gli ultimi  metri li corro per te e con te. Sai perché proprio quelli? Perché è li che devo dare tutto: quando tutti i muscoli gridano “Basta!”, il cuore sembra impazzito, il fiato è in affanno, e vorrei rallentare, fermarmi, ma non mollo anzi accelero. Aumento la falcata, spingo con tutte le energie residue, aumento gradatamente il ritmo senza pensare né al respiro né  al battito cardiaco. Ad un certo punto qualcosa scatta, come un’esplosione, scoppia dentro, e non sento più la fatica, i muscoli scattano in avanti e tutto il corpo si proietta oltre quegli ultimi metri, quasi volando. Divento leggera, impalpabile, inarrestabile, divento aria e  vento e strada… il corpo parte e la mente lo segue senza riflettere, senza chiedersi, così come se fosse la cosa più naturale del mondo lasciarsi andare … finalmente libera da tutti i problemi, smetto di pensare e semplicemente lascio che l’energia fluisca nelle vene, nei muscoli, in ogni centimetro del corpo. E quando arrivo alla fine so di aver vinto, anche se nessuno mi darà una medaglia, so di aver vinto perché non ho mollato. Ecco in quel momento, tu sei con me. Sei nei miei muscoli, sei  nei respiri, sei nella fatica, e sei nel cuore. Sei nel vento che mi spinge avanti. So che sto correndo anche per te, perchè tu non vorresti vedermi mollare. Perchè tu sei uno che non molla mai.

So che questo è un periodo difficile, capisco il dolore che provi, posso sentirlo come se fosse mio. Anche se non parli molto, proprio quel silenzio mi dice quanto stai male. E stavolta sono io a dirti non mollare e queste poche righe sono solo per ricordarti che ci sono per te, sto correndo con te e questa volta vorrei essere io il vento che ti spingerà delicatamente fino al traguardo.

domenica 24 febbraio 2013

The Versatile Blogger Award

Ciao a tutti,
scrivo questo post innazitutto per ringraziare Elena di Bellezze felici che mi ha nominata per The Versatile Blogger Award. Oggi aprendo il pc ho trovato questa inaspettata sorpresa :-)))
The Versatile Blogger Award (http://versatilebloggeraward.wordpress.com/) è un passaparola tra blogger che segnalano i propri blog preferiti. 
Lo scopo è quello di far scoprire ai nostri lettori dei blogs che ci piacciono e che vale la pena conoscere, che meritano attenzione per contenuti, novità, grafica e immagini e che soprattutto esprimono personalità e passione.  Il mio premio consiste nel premiare a mia volta altri 15 blog amatoriali ma prima (per regolamento) devo ringraziare chi mi ha nominato per il premio (Grazie Elena!!!!) e indicare il suo blog (http://bellezzefelici.blogspot.it) che vi consiglio di visitare ed infine "svelare" 7 cose di me....eccole: 

1. Sono innamorata :-)
2. Non so cucinare
3. Mi piacciono i libri di storia
4. Sono cintura nera di karate
5. Adoro De Andrè
6. Colleziono tartarughe (finte!)
7. Ho la patente ma detesto guidare (infatti non ho la macchina) 

Bene questa era la parte più difficile...ora la parte piacevole!

I 15 blog/siti che ho il piacere di poter nominare (in ordine rigorosamente NON di preferenza) sono:


http://skorpiosnest.wordpress.com
http://1000waystobe.blogspot.it
http://www.pinocuratolo.it
http://nuova-umanita.blogspot.it
http://disordinatamente2.blogspot.it
http://corporeuscorpora.blogspot.it
http://delicatamenteperfido.blogspot.it
http://deusdea.blogspot.it
http://lifarnur.blogspot.it
http://chaos-lasfinge.blogspot.it 
http://donatopensierisognialtro.blogspot.com
http://ilblobblog.wordpress.com
http://incentralperk.blogspot.it
http://sayesblog.wordpress.com
http://auravedawords.blogspot.it

A voi 15,  se vorrete, la possibilità di mettere il logo del premio sui vostri blog, e premiare altri 15 blog che ritenete interessanti. 

sabato 23 febbraio 2013

La pietra filosofale...

Ti parlerò della pietra filosofale. L’alchimista la cerca, per tutta la sua vita. E’ una vita dedicata, una vita che ha uno scopo, e lo scopo è quella pietra. Lucida, oscura, brillante, rugosa e nascosta, profumata di assoluto. La pietra filosofale, trasforma in oro i metalli vili. La pietra filosofale è un simbolo, è un miraggio, è un segno del divino. 
L’alchimista cerca, studia e prepara. Pianifica, organizza e prova, riprova, viaggia dove occorre e in nessun posto, si tiene pronto. Sogna, l’alchimista, immense ricchezze dell’oro di questa terra e di qualsiasi altra, nella borsa e nell’anima. 
L’alchimista non può trovare la pietra, perchè la sta cercando. Quando la troverà, sarà perchè ha smesso di cercare, perché ha smesso di averne bisogno. Allora la pietra sarà lì, in lui, stupenda nella sua inutilità. 
Chi trova la magia del fare, non ha più alcun interesse ad usarla. Perché prima di trovarla, scopre che la ha sempre avuta, sempre in tutti gli anni in cui la cercava così appassionatamente, in cui ne aveva così bisogno. La pietra filosofale era il suo bisogno, ed ora che lo possiede, non esiste più.

Questo scritto lo trovo straordinario e volevo dividerlo con voi.
La pubblicazione è gentilmente autorizzata dall'autore, Stefano Re, che ringrazio. Se volete approfondire la sua conoscenza vi consiglio di leggerlo, ne sarete piacevolmente impressionati.
SKORPIO 01/05/2007 Testo coperto da Copyright, pubblicazione autorizzata dall’autore.
http://skorpiosnest.wordpress.com/
http://www.skorpio.net/

giovedì 21 febbraio 2013

NON TI MUOVERE


Posso sentire il tuo corpo sul mio,
immobile, per attimi interminabili,
finché il tepore diventa comune,
la pelle, la vita interiore,
tutto si fonde in uno.
Improvvisamente sei in me,
senza averlo deciso,
staccato da te stesso,
fuori dalla tua corazza.
Resti dentro di me, guardandomi,
aspettando il volere del mio corpo.
I seni ondeggiano appena,
al ritmo del mio respiro,
le labbra dischiuse,
baci la fronte, il viso, la bocca, la pelle.
Ti perdi dentro di me,
e mi attraversi ripetutamente,
brutale e rapido come un grido.
Senti il mio corpo contorcersi,
la mia voce che muore, in un gemito
soffocato di  piacere,
strangolato per non urlare.
Poi…fino all’alba restiamo così …
gettati  fra il sonno,
le risa e la voglia di amarci di nuovo,
la stanchezza e l’euforia …



La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright

mercoledì 20 febbraio 2013

Luca Coscioni

Voglio raccontarvi una storia che ogni italiano dovrebbe conoscere, perché è una storia di meriti, di bravura, di coraggio e di profondo senso civico. Luca è nato a Orvieto il 16 luglio del 1967 ed è morto a Orvieto il 20 febbraio di sette anni fa, nel 2006. Luca nella sua breve vita ha fatto molte cose. Ha studiato economia, è stato bravo ed è diventato ricercatore. Ha insegnato e intrapreso la carriera politica. Nel 1995, a soli 28 anni, gli viene diagnosticata la SLA. Luca lascia gli impegni pubblici perché la dolorosa e inarrestabile degenerazione del suo corpo è iniziata. Ma le sue capacità intellettive sono intatte e trova la forza di reagire. Nel 1999 sposa Maria Antonietta Farina e torna alla vita pubblica. E soprattutto decide di legare la sua attività privata e politica alla lotta per la libertà di cura e di ricerca scientifica opponendosi a chi utilizza argomentazioni etiche per tarpare le ali alla ricerca nel nostro Paese. Luca rifiuta la tracheotomia e il 20 febbraio di sette anni fa muore. Oggi il mio ricordo va a lui, a Luca Coscioni, perché l’Italia non dimentichi ciò che ha fatto.
 
dal blog di Roberto Saviano

 Sito dell'associazione Luca Coscioni

martedì 19 febbraio 2013

PERCHE' VALE LA PENA VIVERE


Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me… io direi… per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e il secondo movimento della sinfonia Jupiter, Louis Armstrong ... l’incisione Potatoehea Vlues ... i film svedesi naturalmente ... L’educazione sentimentale di Flaubert ... Marlon Brando, Frank Sinatra... quelle incredibili mele e pere di Cézanne....i granchi di Sam Woo ... il viso di Tracy. (Woody Allen "Manhattan)
      
Ok … per me …. io direi che vale la pena vivere per … (in ordine rigorosamente NON d’importanza) …

Poter ammirare la Cappella Sistina …
Ridere per una sciocchezza senza riuscire a smettere finché mi fanno male le mascelle 
Mangiare ciliegie rosse succose  …
Lasciarmi avvolgere dalla magia di Puccini …
Stare sdraiata sull’erba giocando a dare una forma alle nuvole nel cielo …
La bellezza di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany … .
L'abbraccio di chi ami....
Aprire un barattolo di nutella nel cuore della notte perché non riesco a dormire …
Nuotare in quelle mattine di settembre quando la spiaggia è deserta e il mare si confonde col cielo …
Bohemian rapsody dei Queen …
Lo strudel di mele di mia madre....
I quadri di Van Gogh …
Ballare scalza e cantare a squarciagola da sola in casa con la musica a palla …
Fare l’amore e poi addormentarmi mentre fuori piove, con il rumore della pioggia che accompagna gli occhi che si chiudono e le tue braccia che mi stringono…
Il concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Rachmaninov …
Arrivare in fondo a quella gara che a metà pensavo di mollare …
Preparare la valigia per un nuovo viaggio …
Il profumo della pioggia …
Al Pacino in quel sensualissimo tango nel film Scent of a woman …
Raggiungere quella cima che sembrava impossibile e sentire che posso toccare le nuvole …
Indossare quel vestito nero che mi fa sentire così sexy …
Contare i giorni che mancano a rivederti...

Per me vale la pena vivere per tutto questo e mille altre piccole cose e per avere ancora un altro giorno da inventare, nuovi errori da fare, vecchi sogni da inseguire, e la certezza di sapere che anche oggi non ci sarà nulla di certo ma tutto potrà ancora accadere… è questo il  bello della vita!
E voi? Per cosa vale la pena vivere secondo voi?

domenica 17 febbraio 2013

IL LADRO

Illustrazione: Christian Schloe
La mia anima sceglie il silenzio
La pagina rimane bianca per giorni
Gli occhi non sanno dove posarsi
Le mani sono senza pace
Non ci sono più parole
Nè rabbia né dolore
Solo eterne notti.
Sapevo che tutto il bene erano solo parole
Perché i miracoli non accadono,
E i momenti perfetti erano una bugia
Che hai saputo inventare ad arte
Per rubare ciò che volevi
E scappare come un ladro nel buio.
Ora che sei riuscito a portarmi via
Ogni ricordo, ogni istante, ogni parola
Torno nel mio bozzolo
A tessere nuove ali lucenti
Con colori meravigliosi
Che mi possano portare
 Più vicino al Cielo e alla Terra,
 Più lontano da te.



La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright

Diceva un foglio bianco....

Diceva un foglio bianco come la neve: “Sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da ciò che è impuro”. Una boccetta di inchiostro sentì ciò che il foglio diceva, e rise nel suo cuore scuro, ma non osò mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma anch’esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre – puro e casto – ma vuoto.

Kahlil Gibran

venerdì 15 febbraio 2013

OSCAR PISTORIUS: UN EROE NEL FANGO


Amo lo sport, amo correre: chi ama l’atletica non poteva non amare Oscar Pistorius. Lo ammetto, la notizia mi ha lasciato senza parole. Che avesse sparato per sbaglio ad un ipotetico ladro nella notte mi appariva da subito un’improbabile giustificazione, ma mi era difficile credere che anche lui fosse solo un altro di quegli uomini violenti, che maltrattano le donne, ed alla fine arrivano ad ammazzarle. Invece, anche se l’omicidio dovrà essere provato e non si vuole certo condannare nessuno senza processo, pare proprio che lo sia. Qualsiasi saranno i risvolti giudiziari, questa storia ha portato alla luce il  lato oscuro di quello che era considerato, fino ad ieri, un uomo a cui tutti guardavamo con ammirazione indiscussa. C'è proprio poco da ammirare in questo momento. Lui è l’uomo che ha sconfitto ogni ostacolo, l’esempio che ogni sfida può essere vinta, che niente è impossibile se davvero lo vuoi con tutto te stesso. Lui che sorrideva sempre, nonostante le gambe amputate quando aveva un anno, la morte della madre a 15 anni, una vita tutta in salita, eppure sempre col sorriso, sempre così tranquillo e determinato,  ti trasmetteva in ogni gesto quella forza, quella voglia di andare avanti, senza arrendersi, senza mollare. La straordinaria forza di volontà di andare che l'aveva spinto oltre i limiti del suo corpo, ma soprattutto oltre i limiti della mente. Quando sulla pista dell'Olympic Stadium di Londra,  per la prima volta ha corso con i cosiddetti normodotati,  tutto lo stadio ha corso con lui, passo dopo passo, metro dopo metro, tutti a tenere il fiato sospeso per lui. Bolt ci ha stupito ed impressionato, ma Pistorius ci ha emozionato fino alle lacrime. Correre con quelle protesi non è facile per niente, è doloroso, richiede allenamento e una forza di volontà incrollabile, ma lui lo faceva sembrare facile, naturale, divertente e ci dava una grande lezione: se vuoi farlo, puoi farlo, puoi riuscirci. 

Oscar e la piccola Ellie
Ma soprattutto penso ai bambini disabili per i quali Oscar Pistorius era un eroe, ai bambini come Ellie nella foto e moltissimi altri a cui è riuscito con le sue imprese e il suo esempio a ridare la voglia di vivere, giocare, correre, sentirsi come gli altri. Milioni si sono ispirati a lui. Una persona senza gambe che nella corsa è più veloce delle persone con le gambe. L'esempio di Pistorius è stato un aiuto per milioni di persone “Non sei disabile per le disabilità che hai, sei abile per le abilità che hai".
Le polemiche su vantaggi e svantaggi delle cheetah lo avevano reso ancora più forte. La scienza aveva mostrato che quelle protesi non avvantaggiavano. Le critiche sulle sue lame come doping, se le era scrollate di dosso sempre sorridendo. E quel sorriso ti trasmetteva una forza contagiosa.  E ora ci si chiede cosa si nascondeva dietro quel sorriso?    E proprio lui che era un esempio per tanti, ora diventerà, se sarà provato, solo l’ennesimo assassino di una donna. Non era un supereroe, certo tutti noi lo sapevamo, era un ragazzo normale che aveva combattutto e vinto la sua battaglia, aveva raggiunto il suo sogno, correre alle Olimpiadi.  E certo questo non fa venir meno le sue imprese sportive, è l'uomo che è in discussione, non l'atleta.  E l'uomo che emerge da questa vicenda è ben poca cosa: un assassino. Ma tutti quei bambini ora sono persi, smarriti, a chiedersi dov'è il loro eroe e sentirsi ancora una volta soli e diversi.

giovedì 14 febbraio 2013

RIFLESSIONI SULL'AMORE

L'amore non è in una scatola di cioccolatini,  in un mazzo di rose o in un gioiello. L'amore non è nelle cose, non lo puoi comprare, incartare o infiocchettare. L'amore è un dono che, se siamo fortunati, riceviamo ogni giorno e, se siamo ancora più fortunati, possiamo ricambiare ogni giorno. L'amore va nutrito, cullato, sostenuto, accarezzato,  accompagnato, vissuto, protetto, goduto, festeggiato sempre, non solo oggi.
L'amore è il tuo abbraccio mentre dormiamo, quando apri le braccia e mi fai poggiare la testa sul tuo petto, e plachi ogni mia paura, mi fai sentire al sicuro anche quando fuori c'è il temporale. Amore è il tuo prenderti cura di me, il modo in cui sorridi mentre ti parlo, anche se dico sciocchezze. Amore è la tua presenza anche quando sarebbe più facile trovare mille scuse per non esserci. L'amore è in ogni tuo ogni gesto, in ogni tua parola, in ogni tuo pensiero che comprende sempre anche me,  anche quando io non ci sono. L'amore sei tu, che mi fai sentire che non sono più soltanto "io" ma  siamo "noi". L'amore è sentirsi a casa, ovunque, ma con te. Per questo non voglio auguri oggi, ne cioccolatini, mi basta che oggi sia pieno del tuo amore, come ieri, come sarà domani....




La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright

mercoledì 13 febbraio 2013

Flash Mob contro la violenza sulle donne

Il 14 febbraio 2013 un miliardo di donne e uomini di 189 paesi del mondo balleranno insieme per dire basta alla violenza maschile sulle donne, e sono oltre 70 le città italiane che aderiscono alla campagna One billion rising.

ONE BILLION RISING è l’invito ad un’azione globale e nasce dalla volontà di fermare in ogni modo e con ogni mezzo non violento il perpetrarsi della strage in atto nel mondo. Su una popolazione mondiale di circa 7 miliardi di persone, la violenza riguarda il destino di più di un miliardo di donne e ragazze nel mondo.

Ecco le piazze italiane:
ACQUASPARTA (TR): Piazza Federico Cesi
ANCONA: 
Cargo Pier via Sbrozzola, 28 ore 18.30
AOSTA: Piazza Chanoux ore 18.00
ARCO: Piazza III Novembre ore 14.00
AREZZO: Piazza San Francesco ore 9.30
AREZZO: Ipercoop Sette ponti ore 17.00 
ARZANO (NA): Piazza Cimmino
ASCOLI PICENO: Piazza del Popolo ore 18.00

ASOLA (MN): Piazza Ercole ore 16.30
AULLA (MS): Piazza Gramsci ore 14.45 -16.00
AVELLINO: Corso Vittorio Emanuele ore 20.30
AVIGLIANA (TO): La fabbrica, via 4 novembre n.19  ore 18.30
BAGNO A RIPOLI (FI): Società Mutuo Soccorso, via Roma n.124  ore 21.00
BAGGIO (MI): Piazzetta del Murunasc ore 20.00
BARI: Piazza del Ferrarese ore 17.00
BATTIPAGLIA: Piazza Aldo Moro ore 19.00
BENEVENTO: Convitto Nazionale, Piazza Roma ore 17.30
BELLUNO: Piazza Martiri ore 13.00; Centro Commerciale Veneggia/Mega ore 18.00
BERGAMO: Spazio Giovani Edonè, via Gemelli ore 18.00
BIELLA: Fontana Fons Vitae di Viale Matteotti ore 16.00
BOLOGNA: Piazza San Francesco ore 17.00
BRESCIA: Piazza Garibaldi ore 18.00
BRINDISI: Shopping Centre Le Colonne dalle ore 17 alle 20.00
CAGLIARI: Piazzetta San Sepolcro ore 18.30
CALTANISSETTA: Piazza del Comune ore 12.30; Supermercato Carfour via Salvo D'acquisto ore 18.00; Piscina Comunale ore 20.00 
CAMPOBASSO: Palestra Wellness ore 20.30
CANOSA DI PUGLIA: Piazza Vittorio Veneto ore 19.00
CARMAGNOLA (TO): Piazza Sant'Agostino ore 17.30
CASALE MONFERRATO (AL): Piazza Mazzini ore 17.30
CASELLA (GE): Piazza XXV Aprile ore 17.00
CASTELFIORENTINO: davanti al Teatro del Popolo ore 18.30
CASTELLAMARE DI STABIA (NA): Cassa Armonica, corso Principe Umberto ore 16.45
CATANIA: Piazza Currò ore 22.30
CATANIA: Piazza Università ore 11.00
CATANZARO: Parco Commerciale Le Fontane ore 18.30
CERVETERI: Piazza Risorgimento ore 17.00 per info
CESENA: Centro Comm.le Montefiore ore 19.00
CHIAVARI: Piazza Mazzini ore 17.00
CHIUSI: Centro commerciale 'Etrusco'
COMO: Piazza Verdi ore 18.00
CREMONA: Galleria XXV Aprile ore 18.00

CUNEO: Piazza Virginio ore 16.00
DRO: Piazza della Repubblica ore 12.00
FAENZA: Sagrato del Duomo ore 11.00
FERRARA: Piazza del Municipio ore 17.00
FIRENZE: Piazza della Repubblica ore 15.00
FIRENZE: Piazza Santo Spirito ore 19.00

FOGGIA: Isola Pedonale ore 19.00
FORLI': Piazza Saffi ore 16.30

GENOVA: Piazza de Ferrari ore 17.00
IMOLA: Piazza Matteotti ore 18.00
ISPICA: Il Mercato, C.so Umberto ore 17.30
IVREA (TO): Piazza di Città ore 19.00

JESI: Piazza della Repubblica ore 19.00
LA GABELLA (PI): ore 20.30

LABICO (RM): Piazza del Comune ore 19.00
LANUSEI: PalaLixius, dalle ore 16.30
LA SPEZIA: Piazza Mentana ore 17.30
LATINA: Piazza del Popolo ore 18.00
LECCE: Piazza Sant'Oronzo ore 18.00 
LECCO: Piazzetta Centro Meridiana ore 15.30
LEVANTO (SP): Piazza Cavour ore 17.00
LIVORNO: Piazza Attias ore 18.30
LODI: Giardini del Passeggio Piazza Zaninelli (Calicantus caffè) ore 18.00
LUCCA: Piazza Cittadella ore 18.00
LUCERA (FG): Piazza Duomo ore 18.00
MANFREDONIA: Piazza del Popolo ore 19.45
MARTINA FRANCA: Piazza Maria Immacolata ore 18.00
MASSA: Piazza Mercurio ore 17.30
MASSA LOMBARDA (RA): Piazza Matteotti 1 ore 16.30
MESSINA: Piazza del popolo ora Francesco Lo Sardo ore 16.30
MERANO: Partenza da via Cassa di Risparmio ore 16.45.
MERATE: Piazza degli  Eroi ore 17.30
MILANO: Piazza Duomo ore 18.45
MILANO: Borsa Internazionale del Turismo. Padiglione 1. Stand D29 E30 Apt Basilicata

MODENA: Piazza Grande ore 18.00
MODENA: Istituto "Cattaneo-Deledda" via Schiocchi 110 ore 12.00
NAPOLI: Piazza Plebiscito ore 16.00

NAPOLI: Galleria Umberto I ore 16.45
NOVARA: Piazza Puccini ore 18.00
ORISTANO: Piazza Eleonora D'Arborea dalle 17 alle 23
ORVIETO: Torre del Moro ore 17.00 a seguire c/o "La Svolta" Ecosteria ore 19.00

ORTA DI ATELLA (CA) : Via Petrarca ore 11.00 e via Lanzano ore 17.00
OSIMO: Cargo Pier via Sbrozzola, 28 ore 18.30
PADOVA: Piazza dei Signori - ai piedi della Loggia della Gran Guardia - ore 17.30
PAESTUM: Museo Archeologico Nazionale ore 16.00

PALERMO: Mensa Pensionato universitario Viale delle Scienze Edificio 1 ore 13.30
PARMA: Piazza Garibaldi ore 18.00

PAVIA: Piazza della Vittoria ore 18.15
PAVULLO (MO): davanti al Teatro Mac Mazzieri ore 14.30
PERUGIA: Piazza 4 novembre ore 18.00
PESCARA: Piazza Salotto ore 17.30
PESCANTINA (VR): Centro Culturale Tirtha ore 21.00
PIOSSASCO: Piazza XX Settembre ore 19.00
PISA: Piazza Vittorio Emanuele ore 16.00
PISTOIA: Piazza della Sala ore 19.30
PONTEDERA: Palestra Uisp, via Einaudi ore 14.30
;  Piazza del Comune ore 18.00
PORDENONE: Cortile dell'Istituto "Federico Flora" via Galileo Ferraris ore 12.00
PORDENONE: Piazza XX Settembre ore 12.00
PORTICI: Piazza S.Pasquale ore 18.00
POTENZA: Piazza Prefettura ore 19.00
PRATO: Piazza San Francesco ore 17.00
RAVENNA: Piazza del Popolo ore 12.00 + ore 16.30; Centro Commerciale ESP ore 18.00
REGGIO CALABRIA: C.so Garibaldi ore 18.00
REGGIO EMILIA: Piazza Prampolini ore 18.30
RHO: Piazza San Vittore ore 17.30
RIBERA (AG): Piazza Duomo ore 16.00
RIMINI: Centro commerciale LE BEFANE ore 18.00
RIVA DEL GARDA: Piazza Mimosa - Rione 2 Giugno ore 16.00
RIVALTA (TO): Piazza Bionda ore 18.00

ROMA: Libreria Liberi di... Piazza Santa Maria Liberatrice ore 11.30
ROMA: Piazza del Popolo ore 14.30
ROMA: Scalinata Piazza di Spagna ore 16.00
ROMA: Colosseo sotto l'arco di Costantino ore 16.45

ROMA: Ponte Mazzini ore 17.00
ROMA: Piazzale Stazione Tiburtina ore 17.00
ROMA: Casa Internazionale delle donne dalle ore 18.30

ROMA: Centro Commerciale Casetta Mattei, Via dei Sempieri 92 ore 18.00
ROMA: Piazza dell'Immacolata ore 19.00
ROMA: Casa delle donne Lucha y siesta, via lucio sestio 10, ore 17.00
ROMA: Scuola Secondaria di Primo Grado "T.Buazzelli" via Buazzelli 120, ore 12.00

ROVERETO: Liceo A. Rosmini, Corso Bettini 86, ore 10.20; ingresso Museo MART ore 13.00
SALERNO: Piazza della Ferrovia ore 17.00
SAN BENEDETTO DEL TRONTO: Piazza Bambini del mondo ore 13.00
SAN MARCO IN LAMIS: Piazza Madonna Delle Grazie ore 17.30
SAN MINIATO (PI): Piazza del Bastione ore 21.00
SAN PANCRAZIO SALENTINO (BR):
SAN PAOLO (BS): Piazza Aldo Moro ore 16.00
SAN VALENTINO - SORANO (GR): Piazza ore 15.00
SARNANO (MC): Loggiato via Roma ore 15.30
SARTEANO (SIENA): Piazza 24 giugno ore 14.15
SASSARI: Piazza d'Italia ore 15.00; Piazza Moretti ore 16.00; Piazza d'Italia ore 19.00
SCHIO (VI): Piazzetta Garibaldi ore 18.00
SCIACCA (AG): Piazza Scandaliato ore 18.00
SIENA: Piazza Salimbeni ore 14,30
SIRACUSA: Piazza Duomo ore
SONDRIO: Piazza Campello ore 17.30
STEZZANO (BG): Centro commerciale "Le Torri", via Guazzanica 64 ore 19.00

TARANTO: Piazza della Vittoria ore 17.00
TERAMO: Piazza Martiri della Libertà ore 17.30
TORINO: Piazza Castello ore 19.00
TORRE DEL GRECO: Via San Noto ore 16.00
TORRE PELICE (TO):
TORTONA (AL): Piazza ore 16.00
TORTORA (CS): Corso Aldo Moro ore 18.30
TRAPANI: Villa Margherita ore 16.00
TRENTO: Dip.Università ore 14.00; Piazza Duomo/via Belenzani ore 17.00-18.00; Passaggio Teatro Osele ore 19.00
TRIESTE: Piazza Unità d'Italia ore 18.00
UDINE: Piazza Libertà ore 18.00 ; Loggia del Lionello ore 18.00
URBINO: Piazza della Repubblica ore 19.00
VARESE: Piazza Podestà ore 18.30
VENEZIA: Campo San Geremia ore 17.00
VENTIMIGLIA: Piazzale Belvedere Resentello ore 17.00
VERBANIA: Piazza Ranzoni a Intra ore 17.00
VERCELLI: Piazza Cavour ore 17.30
VERONA: Piazza Bra ore 16.30
VIAREGGIO: Piazza Mazzini ore 17.30

VILLAFRANCA TIRRENA (ME): Centro diurno ore 15.30 -17.00; Piazza Quasimodo ore 18.00
VITERBO: Piazza del Sacrario ore 15.00
ZOLA PREDOSA (BO): Piazzetta della fontana ore 19.00

martedì 12 febbraio 2013

ERO FELICE

Ero felice,
lo sono stata molto,
ma non me ne rendevo conto.
Non ci si accorge mai di essere felici
nel momento in cui lo siamo,
finchè quella felicità non diventa un
ricordo e allora ci struggiamo di nostalgia  e viviamo
nell'attesa che ritornino quei momenti.
Ci accorgiamo della felicità
solamente quando è perduta
e  la guardiamo da fuori come spettatori.
Con te è diverso,
so di essere felice,
riesco a toccarla questa felicità,
riesco a vederla, a stringerla tra le mie mani,
riesco a respirarla questa felicità
con te...


Per R.
La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright


domenica 10 febbraio 2013

UNA STORIA CHE NESSUNO CONOSCE

Per comprendere la tragedia degli Italiani della Giornata del Ricordo, commemorazione delle vittime delle foibe
Venezia Giulia e della Dalmazia che hanno vissuto i massacri delle foibe perpetrati durante e dopo la seconda guerra mondiale,
    
è indispensabile pensare alle cose che ognuno di noi reputa importanti: la famiglia, gli amici, la casa, i beni, i ricordi, le  proprie radici legate a suoni, sapori, odori della terra in cui si è cresciuti e al legame inscindibile con i propri morti. I 350.000 italiani costretti a fuggire dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia hanno dovuto lasciare tutto questo. Hanno perso familiari, amici e conoscenti, le loro case e proprietà sono state confiscate e mai indennizzate.Sono dovuti partire con una valigia, la loro vita in una sola valigia, e mai più  hanno potuto tornare alle loro case.  Anche quando, in anni recenti, hanno potuto rivedere la loro terra, hanno potuto farlo solo da turisti, da stranieri in casa loro.

Accusati di essere criminali italiani, nemici del popolo, migliaia di loro sono stati massacrati senza pietà, vittime di una furia omicida alimentata da un nazionalismo esasperato. Costretti a optare tra rimanere italiani e andarsene, oppure divenire jugoslavi pur di rimanere sulla propria terra, la maggior parte di loro ha scelto la via dell’esilio rimanere italiano, scelta che venne accolta in Italia con l’ostilità e il fastidio che si prova per gli indesiderati.
La propaganda comunista, l’indifferenza e la disinformazione li fecero apparire all’opinione pubblica come criminali, reazionari e fascisti. Sostenere che in una terra di frontiera, disomogenea e pervasa, per secoli, da passioni contrastanti tra etnie diverse, gli istriani fossero tutti vocati al fascismo è evidentemente illogico rappresenta semplicemente una delle tante menzogne raccontate su un popolo  che, nonostante le profonde ingiustizie e atrocità subite, non ha mai, in alcun momento, fatto ricorso all’uso della violenza e al terrorismo. Un esempio dal quale, anche quei popoli che rivendicano oggi il diritto di avere una propria terra, dovrebbero trarre insegnamento. 

La memoria dei martiri delle foibe è stata sepolta ed infangata per decenni. Dopo una spietata "pulizia etnica", gli esuli hanno dovuto subire infatti anche una pulizia storiografica e la loro tragedia è stata dimenticata. Con il loro sacrificio ed i loro beni, gli esuli hanno pagato una consistente parte del "debito di guerra"  per la sconfitta dell’Italia.  La loro tragedia, sepolta per oltre cinquant’anni, con colpevoli lacune e disarmanti silenzi, è stata frutto di una epurazione tanto vergognosa quanto "necessaria" per non dover riconoscere ed ammettere anche gli  innumerevoli errori compiuti in nome della Resistenza. 
 Ricordare gli italiani uccisi nelle foibe dai comunisti di Tito è un atto di giustizia dovuto, perché la mancanza di verità storica costituisce un oltraggio alla memoria delle  vittime ed insieme alla nostra coscienza.
Le motivazioni che hanno portato all’ "Olocausto" e alla "pulizia etnica"sono profondamente diverse così come lo sono le loro dimensioni. I nazisti eliminarono gli ebrei e gli zingari, gli omosessuali e i portatori di handicap per ragioni "razziali", una sorta di "pulizia biologica"; i titini eliminavano gli italiani per balcanizzare il territorio e "bonificare" l’Istria, Fiume e la Dalmazia dalla presenza millenaria del ceppo latino-veneto.
La "pulizia etnica" posta in atto contro gli italiani è sempre stata considerata una tragedia minore, un fenomeno reattivo, una conseguenza dei torti subiti durante il fascismo, che costituirono sicuramente un ottimo pretesto, servito su un piatto d’argento, al nazionalismo di Tito, ma non certo la causa primaria. Quei tragici avvenimenti furono infatti il frutto di un disegno politico scientemente preparato e cinicamente eseguito.

La tragedia istriana, giuliano dalmata è stata per decenni omessa da tutti i testi scolastici ed è solo da dopo il dibattito sulla faziosità dei libri di testo, che in alcune edizioni viene riportata qualche informazione a riguardo, anche se spesso, purtroppo, ancora in forma superficiale e didascalica. Ma in merito al genocidio titino, non c’è mai stata alcuna presa di posizione ufficiale di condanna da parte dei governi balcanici:  la Jugoslavia prima, la Croazia e la Slovenia poi, oltre a non aver mai espresso le loro "scuse ufficiali" ai familiari delle vittime, non hanno  collaborato ad aprire, agli storici di tutto il mondo, i loro archivi di stato.Anche sul piano giudiziario, mentre molti gerarchi nazisti sono stati processati a Norimberga nessun criminale titino ha invece scontato un solo giorno di carcere, a cominciare proprio dal loro leader, inspiegabilmente a lungo stimato e riverito da molti capi di stato. Ai criminali di guerra slavi l’Italia ha addirittura concesso e sta ancora versando la pensione INPS, che non ha mai invece riconosciuto ad alcuno degli internati nei lager titini.

10 FEBBRAIO GIORNATA DEL RICORDO

venerdì 8 febbraio 2013

L'AMORE E' QUEL LUOGO DELL'ANIMA

L'amore è quel luogo dell'anima 
dove mi sento al sicuro...
come quando da bambina 
mi rifugiavo sotto le coperte 
per proteggermi da mostri e fantasmi 
e mi sentivo al sicuro convinta che nessuno, 
nessuna forza del male 
potesse scovarmi là sotto.
E ogni tanto accendevo la luce, 
facevo scappare via le ombre,
davo un’occhiata timorosa in giro,
poi richiudevo gli occhi. 
Ecco l'amore mi fa sentire al caldo,
protetta, avvolta in un abbraccio
che non mi lascia mai sola.
E se accendo la luce, le ombre scappano, 
ma tu rimani.

Per R. 

La bambina col cappotto azzurro- cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright