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Della morte non me ne preoccupo minimamente. Io la penso come Epicuro. Quando c'è la morte non ci sono io, e
quando ci sono io non c'è la morte. Della malattia sì, ho paura: ho
paura di soffrire, di non essere più autonoma, per questo sono così
favorevole all'eutanasia. La vita e la morte appartengono all'uomo e non
a Dio. Uno Stato laico e non teocratico deve riconoscere il diritto
all'eutanasia come all'aborto, ai pacs, al divorzio, alla ricerca sulle
cellule staminali embrionali ... "
M. Hack (1922-2013)
morire ci tocca, è l'arrivarci in piedi che mi preoccupa!!...ciao Mony.
RispondiEliminami sono morte tantissime persone tra le braccia e debbo dirti che la Morte ha in sé qualcosa di insensibile
EliminaCiao Margherita Hack.
RispondiEliminaSpero, nonostante i tempi di crisi e chiusura, ci siano ancora donne così: mentalità aperta e intelligenza luminosa.
abiamo perso un patrimonio inestimabile per il pensiero, le donne e il Paese! Una grande!
RispondiEliminaMa sta proprio lì la differenza col pensiero scientifico.
RispondiEliminaLo scienziato è umile: sa di non sapere, riconosce di non potere andare al di là delle sue attuali conoscenze ed è sempre pronto a mettere in gioco le sue "certezze", sempre precarie.
Il religioso invece ha risposte per tutto, pretende di conoscere la verità, una verità che non è discutibile, è immutabile e deve per forza essere la stessa per tutti.
ieri sera ho visto alcune sue interviste e la sua biografia, una persona straordinaria, una donna che non aveva bisogno delle quote rosa per dimostrare quello che valeva.
RispondiEliminaLa morte non mi fa paura la sofferenza si saro' vigliacca ma preferisco un solo colpo
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