Non so come avevamo deciso di trovare una
trans, ci intrigava la cosa e volevamo provare. Ma non volevamo fosse una mercenaria
come di solito accade. Siccome non eravamo una coppia ufficiale non avevamo
certo il tempo e il modo di frequentare posti e locali dove facilmente avremmo
fatto nuove amicizie, così io avevo
cominciato a cercare on line e non so come, su un sito normalissimo, non di
escort, avevo iniziato a scambiare qualche mail con lei. Carola era gentile,
scriveva in un italiano corretto e fluido, si vedeva che aveva studiato e che
era una persona a modo. Mi ispirava fiducia e dopo alcune mail aveva deciso di
incontrarci. Non ci sarebbero stati preamboli, se ci piacevamo avremmo passato il pomeriggio tutti e tre assieme. Non ci eravamo scambiate neppure delle foto e io non sapevo cosa
aspettarmi, ero particolarmente nervosa e come al solito nel tentativo di vestirmi
sexy con una gonna nera con lo spacco, le autoreggenti e i tacchi alti sembravo
più goffa e impacciata del solito. Lui sarebbe arrivato dopo, come al solito
era in giro per lavoro, nel frattempo io aspettavo Carola davanti al portone
del piccolo monolocale in centro che da qualche mese era diventato il nostro
rifugio. Ero li da qualche minuto quando vidi arrivare a passi veloci una
creatura splendida. Era altissima, longilinea, avvolta in un trench nero, da cui
spuntavano le gambe lunghe ed affusolate, tacchi vertiginosi, e capelli biondi
lunghi e curatissimi. Il viso di una bambola in cui spiccavano due occhi
verdi pieni di dolcezza. Si era avvicinata e con voce bassa mi aveva chiesto se
ero Giada e io avevo risposto di sì, senza riuscire a staccarle gli occhi di
dosso. Lei aveva sorriso, intuendo il mio stupore. Eravamo salite in casa, passando davanti
all’occhio discreto del portiere che sbirciava da dietro il giornale e avevamo
cominciato a parlare del più e del meno, come due amiche si incontrano dopo
tanto tempo. Forse l’unica cosa che la tradiva era la voce, ma era comunque una
voce delicata, gentile e pacata. Mi aveva parlato di lei con naturalezza,
raccontandomi di essere stata sposata a lungo nella sua vita precedente, e di
essere in buoni rapporti con la sua ex moglie anzi, che dopo il momento
iniziale ora lei era diventata la sua migliore amica. Disse che lavorava
nell’informatica e riusciva a farlo da casa, e che non voleva fare la
mercenaria anche se i soldi che avrebbe potuto guadagnare erano tantissimi, e
spesso per gli interventi e le cure costose le sarebbero serviti, disse che voleva
resistere finché poteva, voleva una vita normale…. Mi fece toccare il suo viso,
dicendomi: vedi mi hanno operato qui sugli zigomi, il naso e poi le labbra”
e intanto prendeva la mia mano e
mi invitava ad accarezzarla delicatamente seguendo il contorno del suo viso e
delle sue labbra, la sua pelle era liscia e sottile, mi che certi interventi
erano stati dolorosi, ma ora era alla fine del percorso e mancava l’ultimo con
cui sarebbe diventata definitivamente donna. Sorridendo mi raccontava che per
far diventare il suo corpo cosi esile e sottile aveva faticato molto, e mi
aveva fatto vedere la foto di lei da
uomo ed era bellissimo, un ragazzo alto, biondo, con un corpo da nuotatore,
spalle ampie, braccia e pettorali muscolosi, addominali scolpiti. Lei aveva
lavorato duramente per distruggere quei muscoli ed ora il suo corpo era sottile
come un giunco e non aveva nulla di mascolino.
Lui era arrivato e avevamo continuato a
parlare del più e del meno per qualche minuto, poi lui aveva preso l’iniziativa
e cominciato a spogliarmi e baciarmi e mi aveva fatto avvicinare a lei. Avevamo
cominciato a baciarci, Carola ed io. Baci delicati e dolci sulla bocca e poi
sempre più appassionati e profondi.
Poi cominciò a spogliarsi e nuda era ancora
più bella, se possibile. Altissima, con i tacchi arrivava a più di 1.90, una
guepière nera che metteva in evidenza la pelle bianchissima, il seno
prorompente e la vita sottile, reggicalze e calze nere velatissime su quelle
splendide lunghe gambe. Ero ammirata e confusa. Un attimo dopo eravamo tutti e
tre nel letto in un groviglio di mani e bocche.
Lui era solo attivo e lei non se ne dispiaceva, lo leccavamo
insieme e spesso le nostre lingue si confondevano e si sovrapponevano in un
gioco di bocche che lo faceva impazzire. Poi lei si mise seduta sopra di lui e
si fece penetrare dietro e scopare così, le piaceva e si vedeva…e pure a lui
mentre non smetteva di baciarmi…. Dopo averlo fatto venire, ed aver goduto a
lungo, Carola si era stesa e mi aveva attirato a se, il suo membro nonostante i
miei sforzi e la passione della mia bocca non diventava più duro di tanto,
colpa delle cure ormonali diceva lei, ma non era importante perché lei mi
stringeva e mi accarezzava dappertutto baciandomi con una dolcezza che mi
lasciava senza fiato. Mi abbandonavo tra le sue braccia e quando ogni tanto
riemergevo da quel piacere e aprivo gli occhi e vedevo i suoi splendidi occhi
verdi versi fissi su di me, sembravano dirmi mille cose …Avevamo continuato in
quel gioco a 3 con mille evoluzioni ma mi accorgevo che gli occhi di Carola in
ogni momento erano su di me e mi guardavano con infinita dolcezza. Eppure
lei era straordinariamente donna e giocava con lui come una donna, ma stranamente tra noi era
scattata una complicità….Era stato un pomeriggio eccitante, appassionato, e per
me, sconvolgente. Un pomeriggio che non avrei mai più dimenticato.
Alla fine dopo una doccia, ci eravamo
rivestiti e salutati ed era finita lì. Non avevamo in programma altri incontri.
E per qualche motivo, lui nonostante avesse apprezzato il piacere che Carola gli aveva dato, non l’aveva presa in
simpatia, non me ne resi subito conto, ma poi mi disse chiaramente che non voleva rivederla.
Io avevo continuato a sentire Carola al telefono per diversi mesi. Parlavamo di tante cose, soprattutto della sua vita, io ne ero incuriosita e affascinata, e spesso sentivo molta tristezza e solitudine nella sua voce. Sentivo che mi piaceva ma non riuscivo a dare una definizione a questa attrazione, e non capivo neppure realmente cosa volesse da me...lei si era fatta penetrare da lui, lo aveva cercato e voluto, ne aveva goduto con tutta se stessa e invece non era riuscita a godere con me, e quindi avrei pensato che propendesse per lui e che rivolesse lui. Invece mi ripeteva spesso che dovevo staccarmi da lui, che si leggeva nei miei occhi quanto lo amassi, ma si vedeva altrettanto chiaramente che non ero ricambiata. Mi diceva, ricorda che anche se mi vedi donna io sono nato uomo, e capisco gli uomini, lui non ti ama, sei solo il suo giocattolo.
Dopo qualche mese Carola mi aveva chiesto di vederci in un bar per un aperitivo, ma senza di lui. E io che invece ero innamorata persa, gli avevo raccontato tutto, compreso quello che lei mi aveva detto su di lui, così lui mi aveva suggerito di non sentirla più e di non rivederla, perché era una pazza e dovevo starle lontana. E io stupidamente, avevo smesso di chiamarla. Qualche mese dopo, nel cambio di cellulare mi ero persa il suo numero e non ero mai più riuscita a ritrovarlo. Spesso pensavo a lei, chiedendomi come stesse e se avesse finalmente realizzato quello che tanto desiderava. Dopo anni per caso, leggendo su internet su quegli annunci tipo Bakekaa avevo visto l’annuncio di una tale trans Carola che si offriva solo a “molto generosi”. Non c’erano foto ma il tono della mail era dignitoso, molto selettivo ed elegante, diverso dagli altri annunci, sentivo che era lei e avevo risposto. Carola si ricordava di me, si ricordava tutto di quel pomeriggio e la cosa mi aveva colpito…. Mi aveva chiesto se stavo ancora con lui e mi aveva ripetuto “ma lui non ti amerà mai, perchè ti fai del male?”….
Io avevo continuato a sentire Carola al telefono per diversi mesi. Parlavamo di tante cose, soprattutto della sua vita, io ne ero incuriosita e affascinata, e spesso sentivo molta tristezza e solitudine nella sua voce. Sentivo che mi piaceva ma non riuscivo a dare una definizione a questa attrazione, e non capivo neppure realmente cosa volesse da me...lei si era fatta penetrare da lui, lo aveva cercato e voluto, ne aveva goduto con tutta se stessa e invece non era riuscita a godere con me, e quindi avrei pensato che propendesse per lui e che rivolesse lui. Invece mi ripeteva spesso che dovevo staccarmi da lui, che si leggeva nei miei occhi quanto lo amassi, ma si vedeva altrettanto chiaramente che non ero ricambiata. Mi diceva, ricorda che anche se mi vedi donna io sono nato uomo, e capisco gli uomini, lui non ti ama, sei solo il suo giocattolo.
Dopo qualche mese Carola mi aveva chiesto di vederci in un bar per un aperitivo, ma senza di lui. E io che invece ero innamorata persa, gli avevo raccontato tutto, compreso quello che lei mi aveva detto su di lui, così lui mi aveva suggerito di non sentirla più e di non rivederla, perché era una pazza e dovevo starle lontana. E io stupidamente, avevo smesso di chiamarla. Qualche mese dopo, nel cambio di cellulare mi ero persa il suo numero e non ero mai più riuscita a ritrovarlo. Spesso pensavo a lei, chiedendomi come stesse e se avesse finalmente realizzato quello che tanto desiderava. Dopo anni per caso, leggendo su internet su quegli annunci tipo Bakekaa avevo visto l’annuncio di una tale trans Carola che si offriva solo a “molto generosi”. Non c’erano foto ma il tono della mail era dignitoso, molto selettivo ed elegante, diverso dagli altri annunci, sentivo che era lei e avevo risposto. Carola si ricordava di me, si ricordava tutto di quel pomeriggio e la cosa mi aveva colpito…. Mi aveva chiesto se stavo ancora con lui e mi aveva ripetuto “ma lui non ti amerà mai, perchè ti fai del male?”….
Lei doveva essere sui cinquant’anni ormai e non sembrava felice, le sue parole erano quasi rassegnate…..come se non avesse trovato quello che aveva tanto cercato e non cercasse più.... Avevamo
ricominciato a scriverci mail, come se non ci fossimo mai interrotte, riprendendo il racconto delle nostre vite da dove l'avevamo lasciato, ma anche in quel caso, stupidamente, non ci eravamo
scambiate il numero di cellulare finchè una mia mail
tornò indietro con un messaggio di errore. L’annuncio sul sito era scaduto e l’indirizzo mail
con esso. Da allora in poi, pur provandoci spesso, non l’ho più rintracciata su
nessun sito. Ricordo così bene il suo corpo stretto al mio e i suoi occhi
verdi, quell’abbraccio così forte e quelle carezze cosi dolci e delicate su di
me…. La penso spesso….Non dimenticherò i suoi occhi.
La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright
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