Questa è una storia che è iniziata tanti anni fa proprio
tanti ... la storia di un amore che non è neppure un amore, perchè per amare bisogna essere in due, ci vuole reciprocità, dare e avere entrambi in un rapporto paritario, e non è il caso dei nostri protagonisti. Un incontro che è nato già sbagliato perchè i colpi di fulmine ti fregano, non ti lasciano il tempo di riflettere, ti colpiscono a tradimento quando meno te l'aspetti, quando ti senti forte arrivano e in un attimo diventi di burro.... E così l'unico colpo di fulmine della vita della nostra protagonista è destinato a lasciarle un segno indelebile perchè le polverizza l'anima, le incendia il cuore e la lascia stordita per il resto dei suoi giorni a farsi mille domande. Tutto nasce da uno scambio casuale di numeri su una chat, una delle prime chat
primitive di quelle senza cam e con le linee lentissime, quelle che rappresentano ancora un microcosmo misterioso per la maggior
parte delle persone, in un mondo ancora senza smartphone ne tablet, senza whatsapp e neppure Facebook....
.......ma voi ve lo ricordate un mondo così?
Dopo aver chattato qualche volta, lui con il profetico nick "asso del sesso" che avrebbe già dovuto metterla in guardia sul soggetto, lui le lancia la sfida: “Chiamami al telefono se hai il
coraggio di farlo” le scrive il numero e lei, sorprendendo perfino se stessa, lo fa.
Due voci al telefono che cominciano a parlare senza
conoscere nulla l'uno dell'altro, poi le mail che si susseguono sempre più intime ed intriganti fino alla decisione di incontrarsi per un aperitivo e vedere cosa succede. Lei
si nasconde dietro un portone per vederlo arrivare, lo osserva mentre cammina
sicuro di sé al centro della strada, la camicia bianca di lino che definisce
perfettamente le spalle ampie e il fisico statuario e non riesce a staccargli
gli occhi di dosso. Pensa subito che sia bellissimo. Eccolo il colpo di fulmine
in arrivo….quando lui si volta e finalmente sono uno difronte all’altro, i suoi
occhi di ghiaccio la fissano spogliandola, lei non riesce a dire e niente e
lascia che sia lui a parlare tutto il tempo e si perde….. per sempre. Da quel momento lui sarà il suo padrone.
Lui ha dieci anni più di lei, divorziato con una figlia già
grande e in quel momento convive con un'altra donna, con un altro figlio nato
da poco. Sempre in giro per lavoro, inquieto e alla ricerca di emozioni,
per sentirsi ancora giovane, ancora vivo, per mettersi alla prova e dare ossigeno al suo ego. Lei fidanzata
da troppi anni, ingenua e romantica, una
bambina in un corpo di donna ancora inesplorato, che non ha vissuto se non attraverso i libri e
cerca qualcosa di più ma non sa cosa esattamente….cerca l’Amore, la Passione, quello sconvolgimento dell'anima e dei sensi di cui ha solo letto ma che non ha mai assaporato. Ed accade l'inevitabile ma che a pensarci, evitarlo era meglio!
Un'attrazione fisica che li travolge spingendoli ad incontrarsi in ogni luogo possibile che sia un albergo, una
macchina, un furgone, un bosco….Lui le scrive un sms e lei lo raggiunge pur
di poter essere sua anche solo per mezzora, e lui sembra non saziarsi mai. Lei è innamorata, sopraffatta, stordita….. lui no ed è crudelmente sincero su questo con lei, spietato nelle sue affermazioni e nel rimarcare che non c'è nessun tipo di legame al di fuori del sesso.
Passano i mesi e la passione non diminuisce anzi dopo un
paio d'anni i nostri due protagonisti si trovano un posto tranquillo, un
piccolo monolocale in centro. Lui paga l'affitto ma lei sola ne ha le chiavi, lui non vuole rischiare di farsele trovare dalla moglie ovviamente e questo da a
lei la certezza che non ci vada con le altre….. il che non significa che lui non abbia altre donne altrove, ma a lei va bene così perchè sa che li in quella stanza è solo suo. Accetta il suo harem di amiche come parte di lui, una componente del suo fascino, ed accetta di essere parte di quel piccolo harem, convinta o forse illusa di essere speciale rispetto alle altre (più illusa che convinta diciamolo!).
Sono mesi surreali, nella vita reale il suo fidanzamento
esala l’ultimo respiro ma a lei non importa, non fa nulla per tenerlo in vita, dentro quel monolocale passa ore bellissime con lui esplorando una parte
di se che sembra non avere limiti…. Sono più che complici che mai e provano
di tutto dallo scambismo con coppie, trans, mistress, giochi a 3 e a
4. Si chiudono
lì dentro come pazzi affamati per ore, lui sempre e solo attivo ed etero si diverte a far giocare
lei e guardarla impazzire, e lei non si tira indietro difronte a niente... Si fida ciecamente
di lui, lui la guida e lei lo segue ovunque la fantasia li porti.... Lui le dice: “fai tu,
sorprendimi" e lei talvolta ci riesce. E sorprende se stessa nello
scoprire fin dove può spingersi…con lui prova tutto eppure c’è sempre qualcosa di più da provare…non c'è mai fine a dove il piacere può portarla.
Passano gli anni e quella situazione comincia a starle
stretta, la passione è sempre tanta ma ogni volta che escono da quella casa lui se
ne va per la sua strada... mai un caffè, una cena fuori,
niente, loro due esistono solo in quella casa e lui ogni sera torna dalla sua famiglia
com'è giusto che sia….lei comincia a volere di più, a cercare altre cose che lui non vuole affatto.…lui vuole solo un giocattolo e l'ha chiarito fin dal primo giorno, così si dividono, ognuno per la sua strada e addio.
Lei va avanti con la sua vita, lui si sposa con la madre di suo figlio, perchè reiterare gli errori pare essere una costante in questa storia e i nostri protagonisti lo fanno benissimo entrambi! Sembra finita così, ma negli anni successivi si ritrovano, prendono e lasciano diverse volte sempre con la passione inesauribile del primo
giorno...
Alla fine i nostri due sembrano aver trovato una sorta di equilibrio, lei vive da sola ed incontrarsi è più facile, i giochi continuano, con lui è naturale lasciarsi andare, ogni volta è
unica mai banale.
Può andare avanti cosi per sempre poi un giorno accade l'imprevisto, un giorno lui si innamora, ma non di lei, di una ragazza anche lei sposata. Dopo tanti anni per la prima volta lei lo vede innamorato, fragile, impaurito difronte a questo sentimento. Con lei è un padrone ma difronte all'amore è solo un bambino smarrito. Sapere di non essere lei la destinataria di quell'amore la distrugge, lacerandole l'anima ogni giorno di più. Nonostante il dolore continua ad incontrarlo come nulla fosse, lui continua ad andare da lei come sempre alternando il
sesso a lunghi sfoghi intervallati da sospiri. Per la prima volta lo vede piangere e lo guarda, lo abbraccia, lo consola, continua ad essere sua ogni volta che lui la cerca. Con la morte nel cuore si abbandona tra le sue braccia ogni volta, pur sapendo che tutto di lui appartiene ad un altra in quel momento e che lui in realtà non vuole lei. Lui è dilaniato tra lasciare la famiglia o rinunciare a quell’amore, e nello stesso tempo è consapevole che per nulla al mondo rovinerà la sua famiglia e infatti decide di troncare, ma da quella storia ne esce distrutto anche fisicamente, come invecchiato cento anni in un colpo…. Lei fa sesso con lui, poi
gli si siede accanto in silenzio, lui sospira, guarda il vuoto con gli occhi lucidi.
Lei muore lentamente ad ogni suo sospiro.....Finché un giorno, lei non ce la fa più, soffre troppo di quella situazione, e decide di chiudere. Questa
volta è una chiusura definitiva, ed avviene nel modo peggiore, tra litigi e insulti, rinfacciandosi ogni
cosa di quegli anni….ognuno preso dal suo dolore, sfoga sull’altro le
sue frustrazioni, la rabbia e la delusione. Si vomitano addosso tutto il male che hanno dentro, ognuno con le sue motivazioni, le parole tagliano come lame e la feriscono crudelmente, e lei reagisce con altrettanta crudeltà.
Lei continua la sua vita cercando di dimenticarlo, si costruisce faticosamente una
quotidianità fatta di certezze, di concretezza, di progetti. Ogni tanto pensa a lui, anzi ci pensa spesso, lo immagina felice con la sua famiglia, circondato dal suo harem di donne sparse per l'Italia. Non lo cerca, e quando da lui arriva qualche mail, neppure la legge e col tempo le mail di lui smettono di arrivare.
Poi improvvisamente dopo anni lui le scrive ancora. Ne erano
passati 14 dal loro primo incontro …
e le chiede(perfavore) di rispondere alla sua mail e fargli
sapere solo se lei stava bene perché aveva fatto un bruttissimo sogno. Non era
il tipo da usare scuse, non l'aveva mai fatto e non era tipo da incubi e non
aveva neppure mai chiesto perfavore, a lei era sembrato così strano che gli
aveva risposto due righe molto fredde, poi però avevano continuato a scriversi e per la prima volta lui le aveva chiesto di chiamarla al telefono. Non l'aveva mai fatto in tanti anni, chiamarla al telefono..... non era mai stato necessario perchè ad un suo sms lei correva ovunque lui volesse.Che strano era sentire la sua voce al telefono.....potergli parlare così liberamente....
Ora lui era divorziato anche dalla seconda moglie e viveva da solo, con casini lavorativi e una vita da ricostruire
tutta in salita ad un età in cui forse ti aspetti la pensione ….l’unica cosa che
non gli mancava mai era il suo solito giro di amiche sparse per l’Italia…
Le sue mail erano quelle di un uomo stanco, indurito,
spento. Lei aveva stentato a credere che fosse la
stessa persona e all’inizio aveva risposto per spirito di pura amicizia e una
stretta al cuore perché sapeva quanto a lui facesse male quella situazione. Poi continuando a scrivergli si era riacceso quel fuoco e
lei si era detta "che stai facendo?" e si era spaventata di desiderarlo ancora così tanto.
Aveva pensato di scrivere questa storia perché magari
rileggendola poteva chiarirsi le idee ….
Il pensiero di lui era tornato prepotente in
ogni fibra del suo corpo e le toglieva il sonno. Lui la destabilizzava e
riportava a galla passioni e pensieri che le infiammavano l'anima…..E siccome lei credeva che nulla
accade per caso si chiedeva perché era accaduto ora che le cose sembravano
essersi sistemate o meglio che la sua vita sembrava essersi “tranquillizzata”,
ora che aveva raggiunto qualcosa di importante e anche una sorta di stabilità
interiore ma forse era stata solo un’illusione, perché le anime inquiete
cercano sempre la tempesta....
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright
Stefano Re _ Prostrata (1991) http://www.skorpio.net/gal/index.html |
Nessun commento:
Posta un commento
Benvenuto o benvenuta. Ti ringrazio di avermi letto e se vorrai lasciare il tuo commento mi farà piacere....positivo o negativo che sia.