Ti racconterò la storia di un guerriero, senza tempo e senza nome, destinato da una maledizione a vagare per mondi e spazi sconosciuti cercando la sua anima.
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Illustrazione: Irina Karkabi |
Ti racconterò di come avanzasse senza meta, nel buio e nel silenzio destinato alla solitudine eterna, a non vedere altro che la sua ombra, non udire mai nessun suono tranne il rumore dei suoi passi stanchi, il suo respiro e il battito metallico del suo cuore stretto dentro l'armatura.
Lui era il Guerriero del Sole che una maledizione trasformò nel Guerriero del Buio finché non avesse trovato la sua anima rapita dal Male e destinata a perdersi nelle Tenebre, per sempre.
Una notte la luce della Luna era così forte da accecare e il Guerriero alzò gli occhi verso il cielo. Non l'aveva mai fatto prima, guardava solo la sua ombra per terra certo che non ci fosse altro che valesse la pena guardare.
La Luna sorrise e gli tese la mano.
Lui l'afferrò tra le sue come si afferra la vita.
Quella notte la luna scivolò tra le sue braccia
E riempi il suo corpo di luce e calore
Le sue orecchie di una musica dolcissima
Lo cullò come un bimbo mentre dormiva
Gli regalò per la prima volta un sonno senza incubi
Un sonno di sogni dolcissimi e favole sussurrate
Come parole di amanti durante la passione
Lui l'afferrò tra le sue come si afferra la vita.
Quella notte la luna scivolò tra le sue braccia
E riempi il suo corpo di luce e calore
Le sue orecchie di una musica dolcissima
Lo cullò come un bimbo mentre dormiva
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Jimmy Lawlor |
Un sonno di sogni dolcissimi e favole sussurrate
Come parole di amanti durante la passione
Lo svegliò con la carezza delle stelle
Sul suo viso che portava i segni
Di una vita troppo lunga per i suoi anni.
Sul suo viso che portava i segni
Di una vita troppo lunga per i suoi anni.
Ti racconterò la storia di un Guerriero che all'alba riprese il suo viaggio solitario verso altri spazi, verso altre Lune. In un mondo senza tempo egli vagò errante per l'Eternità cercando un'anima che non gli apparteneva più, e che forse neppure era mai stata la sua. La sua anima quella vera l'aveva illuminata la Luna in quella notte di sogno.
Chi ha il cuore chiuso da troppo tempo in un'armatura spesso non si accorge di quanta luce ha tra le mani.
Quando mille vite dopo, il Guerriero dopo aver camminato invano in ogni tempo e luogo, alzò nuovamente lo sguardo cercandola ancora, si accorse che il cielo era luminoso più che mai e la Luna era sempre stata lì, guidando ogni suo passo con raggi di luce quasi invisibili senza mai lasciarlo sprofondare nell'Oscurità.
La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright
tutti vorrebbero una luna così
RispondiEliminaè un bellissimo racconto ancora più bello perche dà l'idea di che grandi capacità hai di esprimere i tuoi pensieri e di quanto sia immensamente bello il tuo animo
RispondiEliminami ha fatto venire i brividi questo tuo racconto perchè dietro la favola ci ho letto una mia storia in cui ero troppo cieco per vedere la luna e quando l'ho vista era tardi
RispondiEliminabellissima storia che dovrebbe far riflettere ognuno di noi guerrieri.Dico noi, perchè tranne rare eccezzioni,camminiamo tutti nelle tenebre della nostra mente chiusa agli stimoli benefici che il mondo ci manda .Se la nostra mente fosse permeata continuamente da essi il mondo sarebbe un posto migliore
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