La sconfitta arriva quando meno te l’aspetti. E’ un’onda che ti sorprende nel mare calmo e piatto della sicurezza e dell’esperienza in cui stai navigando. Inarrestabile travolge il tuo ego, spazza via le tue certezze e tutta una vita viene rimessa in discussione. Esiste sempre un avversario più forte di noi. Spesso ce ne dimentichiamo arroccati nelle nostre piccole certezze, agognate, conquistate eppure così effimere. Siamo soli contro tutti come onde contro scogli. Possiamo illuderci che il vento sia nostro alleato e credere che ci porterà nella direzione giusta. Ma siamo soli contro un vento contrario, in balia delle correnti e delle tempeste. Siamo soli. Nessuno, nel profondo del cuore, è disposto a perdonarci di essere migliore di lui. Tutti attendono di udire il tonfo sordo prodotto dalla nostra caduta. Se sbagli hai perso, e perdere equivale a morire. Così sono morta e ora sono qui: devo svuotarmi dal mio passato per rinascere. Per andare avanti devo avere il coraggio di rompere col passato, non per rinnegarlo, ma solo per liberarmi della sua pesantezza, della sua rigidità, dei suoi schemi ormai superati, in quanto diverse le mie esigenze, superiori gli obiettivi che devo raggiungere. Si tratta di riuscire a cambiare il contenuto senza apparentemente modificare il contenitore. Si tratta di distruggere e ricostruire la mia vita senza rinunciare a me stessa.
Mi ripeto: "Sii come le onde …le onde del mare così leggere, regolari, fluide e tranquille, espressione di pace che poi d'improvviso sollevate dal vento s'innalzano e si abbattono, pesanti, tumultuose, con forza dirompente e incontenibile, s'infrangono contro gli scogli, spazzano via tutto ciò che incontrano, inghiottono e trascinano senza pietà"...Su questa forza apparentemente senza controllo devo essere in grado di agire, plasmandola, dominandola, trasformandola sempre più in quella sostanza vitale, che, alla stregua del respiro, produce vita. Sii come le onde...
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Illustrazione: Jimmy Lawlor |
La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright
La tecnica senza anima è IL nulla. Il metodo è importante solo se si unisce nella passione nel fare ciò che si ritiene vitale. Credo che le partite non si perdano in campo. Penso si perdano la settimana prima quando non ti alleni con grinta. E le perdi la settimana dopo, quando non comprendi i tuoi errori e i tuoi punti di forza.. io la vedo così
RispondiEliminaTutti quelli che sorridono dei tuoi trionfi, saranno i primi a gioire delle tue sconfitte. Si chiama amicizia. Gli amici saranno i primi a farti lo sgambetto se possono, se riuscirai a contare 2 o 3 sinceri in tutta la vita sarai già fortunata. Per alcuni, solo per pochi, che come noi perseguono la via della sincerità, la strada è difficile, ma è anche l’unica possibile.
RispondiEliminaNon c è bellezza senza cervello. Ci saranno sicuramente donne molto più belle di te e sicuramente anche altre molto più intelligenti ma è l’amalgama perfetto di intelligenza, sensibilità e bellezza che è raro e tu lo hai. Ogni tua parola esprime dolcezza e grande forza di carattere, non hai da temere i nemici, anche se apparentemente i furbetti sembrano vincere, sono vittorie di breve durata.
RispondiEliminaIl tonfo sordo prodotto dalla caduta è stato si forte … e tu hai solo creduto di essere morta …Pablo Neruda con la sua ODE alla VITA ci descrive chi muore…
RispondiEliminaLentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e
cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di
emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia
aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della
pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Ciao Mony cara b.serata...sempre belle parole qui
RispondiEliminaSalta pure di qua dove le onde non possono più risucchiarti, se vuoi posso darti la mia mano per sentirti più sicura ! Quanta strada ha fatto quella bimba che pedalava veloce ed eccitata nelle domeniche di sole !
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