mercoledì 6 novembre 2013

L'amore non è una gabbia

C'era una volta un uccellino, con ali perfette e piume lucenti, colorate e meravigliose. Insomma, un animale creato per volare in libertà nel cielo, e rallegrare chiunque lo vedesse. Un giorno, una donna vide questo uccellino e se ne innamorò. Stupefatta, si fermò a osservarne il volo con il cuore che batteva all'impazzata, e gli occhi brillanti di emozione. Lo invitò a volare vicino a lei, e  insieme vagarono attraverso i cieli e le terre in perfetta armonia. Lei  ammirava, venerava, celebrava quell'uccellino. Ma poi pensò: E se volesse conoscere le montagne lontane?? Ebbe paura. Paura di non provare mai più quel sentimento con altri uccellini. E provò anche invidia: invidia per la sua capacità di volare.Si sentiva sola. E allora si disse: Preparerò una trappola. La prossima volta che arriverà, non potrà più andare via. L'uccellino, parimenti innamorato, tornò il giorno seguente, cadde nella  trappola e fu imprigionato in una gabbia.Lei trascorreva ore a guardarlo, tutti i giorni. Era l'oggetto della sua  passione e lo mostrava alle amiche, che dicevano: Ma tu hai davvero  tutto. Poi cominciò a verificarsi una strana trasformazione: visto che possedeva l'uccellino, e non aveva più bisogno di conquistarlo, lentamente  perse interesse per lui. E l'uccellino, non potendo volare ed esprimere il senso della propria vita, a poco a poco deperì, la lucentezza delle sue  piume svanì e divenne brutto. La donna non gli prestava più attenzione, se non per nutrirlo e pulirgli la gabbia. Un giorno, l'uccellino morì. Lei ne fu profondamente rattristata e iniziò a pensare sempre a lui. Tuttavia non si ricordava della gabbia, rammentava soltanto il giorno in cui lo aveva visto per la prima volta, mentre volava  felice fra le nuvole. Se avesse osservato se stessa, avrebbe scoperto che ciò che l'aveva colpita in quell'uccellino era la libertà, l'energia delle sue ali in movimento, e non il suo corpo fisico.Senza l'uccellino, la sua vita perse di significato, e la Morte andò a bussarle alla porta. "Perché sei venuta?" le domandò lei. “Per farti volare di nuovo insieme a lui nel cielo” rispose la Morte. Se lo avessi lasciato partire e tornare, lo avresti amato e ammirato anche di più. Ora, invece, hai bisogno di me per poterlo rincontrare.


 Paulo Coelho da Undici Minuti

5 commenti:


  1. a volte c'è egoismo dentro al nostro cuore

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  2. Meraviglioso pezzo di Coelho, è la verità non puoi ingabbiare l’amore;
    un amore forzato, un amore legato, un amore imposto….non è amore…
    Amore è la possibilità di volare via lontano e sapere che al tuo ritorno c’è una persona che ti attende, col suo cuore nelle mani….e tu, pronto a cibarti di questo dono…l’amore.

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  3. l’amore nn deve essere rinchiusa in una gabbia, ma deve essere lasciata libera di volare, di esprimersi, vivi l’amore in libertà, senza alcuna prerogativa…sempre con il rispetto verso gli altri.

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  4. ciao doce amica. Come sempre dai forza e sensazioni alla mente e al cuore. Ma è vero che: distinguere il bene dal male non'è facile, perché i confini fra l'uno e l'altro siamo noi a tracciarli. Un saluto un abbraccio dolce Mony GRAZIE

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  5. La vita senza amore e una gabbia , amore vero no ne mai una gabbia!

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