Ero una bambina che non doveva nascere, un miracolo dissero i medici, un inaspettato regalo del destino. I miei genitori mi avevano cercato, sognato, atteso per così tanti anni e alla fine, quando tutti quei sogni erano andati in frantumi e avevano rinunciato perfino a desiderare, ero arrivata al’improvviso, come un arcobaleno dopo un temporale. Ero una bambina fragile e diversa. Ho passato le mie prime ore di vita sotto i ferri di un chirurgo e ho dovuto lottare da subito per tenermi aggrappata alla vita.
Illustrazione: Jimmy Lawlor |
Giorno dopo giorno succhiavo avidamente la vita mentre la vita abbandonava lui....Io muovevo i primi passi mentre lui non riusciva più a stare in piedi e quando avevo appena imparato a dire “papà”, non avevo più nessuno a cui dirlo….
Ho sempre pensato che semmai esisteva un Dio doveva essere un mostro crudele, che aveva già pianificato tutto: "Vuoi una figlia? Tu cosa mi dai in cambio? Dammi la cosa più preziosa che hai... la tua vita". Mio padre mi voleva così tanto che sono sicura abbia accettato qualsiasi patto con Dio o col Diavolo in persona.
Così eccomi a dover convivere con questo assurdo peso, un peso troppo grande per una bambina. Io non ero un miracolo ma solo il frutto di un tragico scambio: la mia vita per la sua. Lui era così bello, intelligente, solare, dolce e gentile con tutti, così innamorato di mia madre ... e io invece cos'ero? Non bella ne intelligente, timida e goffa, un disastro ... Se avessi potuto rimescolare le carte e scambiare tutto un'altra volta l'avrei fatto. Ogni giorno della mia vita ho desiderato tornare indietro, volare via attaccata a quel palloncino colorato...volare via e lasciare qui lui. Lui rendeva felici le persone, io non ne ero capace. Io non ero niente ma era toccato a me restare. Perchè?
Illustrazione: Cho Yong-Joon |
Ecco l'amore...l'amore è l'unica risposta che so darmi. Arrivare fin qui è stato come camminare scalza su un sentiero di vetri e cocci: non sentivo male all'inizio, poi le ferite sono diventate sempre più profonde e il dolore è arrivato d'un colpo tutto assieme. Mi sono ritrovata sanguinante e incapace di rialzarmi da terra. Eppure mi sono rialzata, una, dieci, cento volte mi sono rimessa in piedi e pronta ad andare di nuovo avanti. La mia fragilità è anche la mia forza... ora lo so. A volte mi sembra di aver dato tutto, di non avere neppure più una goccia d'amore ma sempre trovo altro amore in me ... come un fiume inarrestabile. Per quanto io abbia sofferto, e so che ancora dovrò soffrire, non mi fa paura ributtarmi nel fuoco, anzi quel fuoco lo cerco. Non ho paura di amare, di dare, di vivere le emozioni, non ho paura di piangere e farmi male. Sono ancora quella bambina che stringe quel filo sottile per rimanere aggrappata alla vita e non importa qual è il prezzo da pagare voglio vivere, voglio disperatamente vivere e amare. L'unico senso che riesco a trovare in tutto questo è l'amore. .... E per l'amore combatto. Sono come un guerriero su una terra senza farfalle ...
La bambina col cappotto azzurro-cielo
La bambina col cappotto azzurro- cielo@copyright
"Una donna che ama
È simile a un grande guerriero
Che vuole la sua vittoria
Per questa vittoria sarà pronta a morire
Su una terra senza farfalle".
Alda Merini